Sacchetti: “ Dopo un primo tempo difficile per entrambe nella ripresa abbiamo pagato la scarsa reattività a rimbalzo e le pessime percentuali dal perimetro. Cantù ha una panchina profonda ed una grande capacità di utilizzare un’eccellente difesa che è forte e molto fisica. Hosley non ci ha fornito il solito apporto di punti che potevamo aspettarci ma certamente Benson è quello che deve crescere ancora di più. Deve comprendere molto meglio qual’è l’intensità e la fisicità di un campionato duro come il nostro, e contro giocatori come Scekic ed Ortner inizi subito ad assaggiare queste difficoltà”. 
Trinchieri:” Nel primo tempo paradossalmente eravamo troppo liberi per mettere i canestri che in genere segnamo con minore difficoltà. La nostra difesa ci ha dato tantissimo ed è stata la chiave per riuscire a compensare tante palle perse puerili. La dedizione, la concentrazione e la continuità nella nostra metà campo è stato il fattore determinante. Abbiamo certamente molto da lavorare ma siamo stati bravi a mettere altri due punti a referto, cosa positiva anche perchè non tutte le nostri rivali hanno vinto. Riuscire ad erodere spazi e buoni tiri anche a giocatori eccellenti come Travis Diener sia più un gran merito della difesa che altro. Il terzo periodo è stato il nostro momento migliore, abbiamo costretto Sassari e brutti possessi offensivi cercando di non farli correre in contropiede oppure costringerli a forzature alla sirena dei 24. Su Lighty posso dire che apprezzo il suo modo di stare in campo e nello spogliatoio, la sua faccia mi è piaciuta, mercoledì il suo corpo in difesa sarà molto utile in chiave Batum. E’ una matricola che si affaccia ad un “master”, serve tempo e pazienza, è lontano il tempo in cui un americano era un innesto spesso rapido e vincente. Deve solo capire meglio se e quando prendere un tiro, una capacità che si acquisisce solo con il tempo”.
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