Uragano Cantù, Cremona sconcertante: 60-72

Si abbatte il “temporale” Cantù su Cremona che, al cospetto di una Vanoli Braga sconcertante, assume l’aspetto di un uragano al cospetto dell’allenatore della Coppa dei Campioni, Valerio Bianchini.

Come ama sottolineare coach Trinchieri di questi tempi, l’assetto della Bennet 2011/2012 è cambiato, ma la scioltezza e l’efficacia della manovra rimane su livelli eccelsi. La struttura di squadra denota  armonica compattezza, presenza nel pitturato, varietà di soluzioni offensive, determinazione da vendere in fase difensiva con conseguente micidiale contropiede.

Come dichiarato nel dopo partita dal coach milanese, “la membrana fra i meriti propri e le limitazioni dell’avversario è facilmente permeabile; ma oggi i demeriti degli avversari sono stati enormi, caratterizzati da assenza assoluta di manovra.

 Solo la precisione al tiro dalla lunga distanza tra l’11’ ed il 15’ ha mascherato le lacune di Cremona, ma, si sa, non può essere sufficiente.

CRONACA

Agli ordini dei signori Chiari, Ursi e Di Toro

Tomo Mahoric schiera: Tabu,Wafer, Thomas, Milic e Perkovic.

Andrea Trinchieri replica con: Cinciarini, Micov, Markoishvili, Leunen e Marconato.

Difesa e contropiede perfetti per Cantù: dopo 100’’ è 0-6, time-out Cremona.

Prosegue, comunque, la netta supremazia ospite interrotta solo sporadicamente dalle pregevoli iniziative individuali di Milic e Wafer. Al 6’, 6-12, Mahoric  teso.

All’8’ la Bennet sempre più padrona del parquet, 6-19; Mahoric chiama il secondo time-out, ma i suoi rimangono irretiti dalla splendida manovra corale degli ospiti.

Alla prima sirena, 8-22.

Secondo periodo, altra partita: americani Vanoli Braga in panchina e parziale di 12-0 propiziato dalle triple di Daniele Cinciarini e D’Ercole in 150’’:  20-23 al 13’.

Le bombe di Mazzarino e le conclusioni di Leunen spalle a canestro restituiscono serenità ai suoi che recuperano una parte del vantaggio perso: 27-38 al 18’.

Squadre al riposo sul 29-40 con i fratelli Cinciarini, davanti ai genitori, sugli scudi per i rispettivi colori.

Arbitri protagonisti in apertura di ripresa che privano i padroni di casa di 5 punti clamorosi favorendo una Cantù già nettamente superiore che, continuando a macinare la propria splendida manovra, riannichilisce Cremona. 38-56 al 27’.

Nel finale di terzo quarto vanno per la prima volta a referto, dalla lunetta peraltro, Thomas e Tabu, il che rende la dimensione della debolezza di organico della Vanoli Braga rispetto ai vice campioni d’Italia. Al 30’, 47-62.

Ultimo quarto di allenamento per gli uomini di Trinchieri; nella Vanoli Braga si arrende ahche il combattente Perkovic, consapevole della irrimediabilità del match. Rimane spazio solamente per alcune giocate individuali di alta scuola sciorinate da Wafer mentre il pubblico di casa guadagna l’uscita con largo anticipo rinunciando pure allo spettacolo vero della giornata: le nuove cheerleaders. Finisce 60-72.

Veramente preoccupanti i grattacapi per coach Mahoric alle prese con una squadra senz’anima e con una manovra a dir poco farraginosa, con la stella Wafer a giocare uno contro cinque per arrivare alla conclusione.

Sul fronte canturino prosegue immacolata la striscia positiva di Andrea Trinchieri contro la squadra che lo lanciò al basket professionistico, per l’occasione senza alcun patema né difficoltà alcuna.

TABELLINI

Vanoli Braga Cremona – Cinciarini D. 13, Antonelli, Tabu 6, D’Ercole 5, Perkovic 8, Milic 11, Wafer 12, Thomas 5, Bavcic.

Bennet Cantù – Lighty, Micov 12, Scekic 5, Ortner, Markoishvili 10, Leunen 15, Marconato 2, Mazzarino 14, Cinciarini  A. 12, Basile 2.

Rimbalzi – Cantù 32 (Micov 8).  Cremona 30 (Perkovic 7).

Assists – Cremona 5 (Tabu 2).  Cantù (Micov e Leunen 2).

Recuperi – Cremona 11 (Milic 3). Cantù 6.

SALA  STAMPA

Andrea Trinchieri

 “Tutto è nato da una buona propensione difensiva, una buona difesa sulla palla. Qualche leziosità di troppo sul +20 che in altre situazioni potrebbe costare casa: vedremo di intervenire a livello mentale.

Abbiamo fatto leva sulla maggior rotazione di uomini a disposizione per erodere gradualmente l’avversario attaverso le cose semplici anziché preoccuparci di cosa fare su Wafer o altro.

Con la squadra più lunga, per chi viene dalla panchina è più difficile trovare ritmo in attacco. La prima giornata, per giunta in trasferta, condiziona sempre un po’. Abbiamo caricato bene Markoishvili, Leunen, Mazza e soprattutto Micov che è risultato il più continuo.

Mazzarino eccellente su Wafer: come dice Molin, chi non allena Mazzarino non può conoscere Mazzarino, 36 anni, con la papalina, normo fisico non vuole perdere l’uno contro uno neppure se lo gioca con il figlio .

Scarso minutaggio per Lighty: vi ho sempre detto che per il suo inserimento occorrono tre mesi e io sono pagato per vincere le partite”.

Tomo Mahoric

“Sono sorpreso per come abbiamo perso la gara; ulteriore dimostrazione che le gare di pre-season non hanno nulla a che fare con il campionato. Evidente difficoltà psicologica, alcuni giocatori non hanno fatto ciò che avrebbero dovuto.

La  efficacia della  difesa avversaria ha rotto tutti i nostri giochi, non c’è stata sufficiente comunicazione tra i giocatori, quindi avete potto assistere solo ad iniziatoive personali, ma non è così che dobbiamo giocare.

Un’analisi a parte merita il primo quarto in cui i giocatori che debuttavano davanti al nuovo pubblico hanno pagato psicologicamente. Iniziare 6-22 è penalizzante.

Cantù gioca la migliore pallacanestro in Italia, aggiungendo questi giocatori ha migliorata ulteriormente.

Non parliamo dei singoli perché oggi nessuno ha fatto in campo ciò che poteva. Solo pochi giorni fa Tabu ha fatto molto bene in pre-season. Da aggiungere che,  probabilmente, Cantù conosce meglio di noi Tabu e sanno bene come limitarlo. Sicuramente Tabu e Bavcic sono indietro rispetto agli altri , ma è il collettivo che occorre migliorare.

Per tutte le squadre è importante iniziare la stagione con le vittorie per rompere il ghiaccio, per questo occorre recuperare al più presto”.

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